Modello di Agricoltura

In linea con lo spirito del progetto, le aziende seguono un Disciplinare Tecnico basato sui modelli più avanzati di agricoltura sostenibile (biologica, biodinamica e integrata) e che definisce le tecniche per la coltivazione del vigneto avendo come scopo primario la riduzione dell’impatto ambientale e la salvaguardia della salute del consumatore.

 

Le Aziende che aderiscono al progetto Vino Libero decidono di impegnarsi subito per il recupero del suolo, una delle risorse ambientali più importanti e per troppo tempo considerata “infinita” e/o immutabile.

Per contrastarne l’impoverimento e riportare la “fertilità” naturale del suolo si adottano:

    • Metodi di coltivazione migliorativi (sovesci, sfalci, ecc…) e concimazioni con sostanze di origine naturale (letame, humus, ecc…) ottenendo un contemporaneo abbandono dei concimi di sintesi
    • Tecniche di controllo meccanico e/o biologico delle erbe infestanti e contemporaneo abbandono dei diserbanti.

 

Il Modello di Agricoltura di Vino Libero

 

Perché NUTRIRE il suolo?

Un suolo nutrito, e non solo concimato, recupera la sua “iniziale” ricchezza e migliora la disponibilità degli elementi minerali per la coltura. Contemporaneamente aumenta la sua naturale complessità microbiologica ottenendo un miglioramento nel rapporto pianta-suolo.
A beneficiarne è tutto il contesto agro ambientale: su terreni ricchi di biodiversità non saranno solo le piante a vivere meglio ma tutti gli animali che attorno ad esso gravitano e sul quale si nutrono.

 

Perché NON DISERBARE il suolo?

Il diserbo chimico può provocare un grave danno alla biodiversità del terreno e può causare inquinamenti delle falde acquifere.
Il ricorso alternativo a tecniche di controllo meccanico e/o biologico delle erbe infestanti contribuisce ad un costante miglioramento della fertilità dei suoli e garantisce l’assenza di residui nel vino e di inquinamento delle acque di falda.